venerdì 18 gennaio 2013

Trattoria Pallottino, Santa Croce, il mercatino e il sanpietrino

Che Firenze è divisa in quattro quartieri è un fatto risaputo e le origini di questo frazionamento cittadino sono molto antiche, basti pensare al Calcio Sorico Fiorentino dove i quattro quartieri (bianchi, rossi, verdi e azzurri) combattevano e lo fanno tuttora, in una polverosa arena per aggiudicarsi il titolo di campione.
Ma la vita di quartiere com'era e c'era, per così dire un'attività predominante per ciascuna zona? Sicuramente si, per esempio l'oltrarno era un quardiere dove predominavano (ancora oggi) negozi di antiquari, robivecchi, restauratori, ecc, ecc. Il quartiere di S.Giovanni era la grande porta d'accesso alla città, prima con la Stazione Leopolda e poi con quella di S.M.Novella ed è qui infatti che sono locati grandi alberghi e piccole pensioni (Excelsior, Grand Hotel, Anglo Americano, Villa Medici....) e gli altri quartieri?
Beh, dopo il completo rifacimento della città a seguito della decisione di fare temporaneamente Firenze capitale d'Italia, oltre al fattore residenziale, museale, il cuore pulsante della città era il Mercato Centrale, ovvero quello di San Lorenzo, dove per lustri di anni è stato il centro alimentare polivalente dei giorni nostri.
E il quartiere di Santa Croce allora?
Qui la vita era molto più complessa e problematica, vedi la convivenza con le carceri, la criminalità frequente, ma anche una cittadinanza molto più popolare, più fiorentina. Dopo lo smembramento del centro storico è qui che si spostò il cosiddetto ghetto ebraico (vedi la costruzione della Sinagoga) e quindi un proliferare di grande commercio, sia alimentare che no. Prima ancora della costruzione del Mercato di S.Ambrogio il commercio alimentare si svolgeva sulla direttiva che dalla porta di San Pierino (una delle poche porte di accesso alla zona dalla parte del centro) arrivava fino a via dell'Anguillara , difatti via Isola delle Stinche, che fa parte di questa direttiva era chiamata prima "via del mercatino"

in questa strada e nelle stradine adiacenti era tutto un brulicare di bancarelle, per un vivace mercato rionale completamente all'aperto, sulla strada
(fotografia scattata da Marcello Alinari in Hdr)
Diciamo che a differenza della polivalenza del Mercato Centrale, questo Mercatino era predominato dal commercio del pesce, ed era tanto famoso che era frequentato da non rsidenti della zona.

Ma cosa centra allora il pavimento in sanpietrino della Trattoria Pallottino? Pare che oltre alle bancarelle vi fossero anche delle botteghe dove si svolgeva lo stesso commercio, in un cero senso come potrebbe essere oggi il Mercato di San Lorenzo, sia con gli ambulanti, sia con i negozi attigui e quindi questa pavimentazione in sanpietrino potrebbe definirsi come la naturale continuazione del mercatino verso il chiuso.

Questa potrebbe essere la storia che più si avvicina alla verità, per una parte ho letto testi piuttosto antichi sulla storia delle strade cittadine e pee l'altra devo ringraziare gli anziani del quartiere.

 





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